Matteo Bassetti critica la virologa Beata Halassy per aver testato su sé stessa una terapia contro il tumore.
L’auto-sperimentazione condotta dalla virologa croata Beata Halassy ha sollevato un ampio dibattito scientifico ed etico, attirando l’attenzione del noto infettivologo Matteo Bassetti. Halassy ha scelto di trattare il proprio tumore al seno utilizzando una terapia innovativa a base di virus, sviluppata nel proprio laboratorio.
Tale approccio, che l’ha portata a utilizzare il virus del morbillo e quello della stomatite vescicolare, ha generato ammirazione e perplessità, ma soprattutto critiche legate ai rischi e al mancato rispetto dei protocolli tradizionali.
Il parere di Bassetti sul caso Halassy
Bassetti ha espresso una chiara posizione sull’argomento, dichiarando: «L’epoca degli auto-esperimenti dovrebbe già essere finita». Il medico ha sottolineato che il progresso della medicina moderna si basa su evidenze cliniche validate e sperimentazioni rigorosamente controllate, e non su tentativi individuali che, per quanto coraggiosi, possono mettere a rischio la vita umana. Secondo Bassetti, l’auto-sperimentazione rappresenta «il trionfo dell’aneddotica, ovvero l’esatto contrario della medicina dell’evidenza». Come riportato da ilmessaggero.it
Il richiamo alla storia e i dubbi etici
Bassetti ha evidenziato come la scelta di Halassy riporti alla mente esperimenti storici di auto-sperimentazione, spesso condotti in condizioni disperate o spregiudicate. Ha citato il caso di Evan O’Neill Kane, il chirurgo che si operò da solo per dimostrare l’efficacia dell’anestesia locale, e quello di Gianni Pauletta, morto a soli 34 anni dopo aver testato un antibiotico su sé stesso.
«Con il progresso della scienza si è sviluppata una mentalità più etica e meno spregiudicata», ha aggiunto Bassetti, mettendo in guardia contro l’idea che esperienze personali possano diventare modelli terapeutici generalizzabili.
L’intervento di Halassy ha aperto un dibattito su quanto la scienza possa spingersi oltre i limiti dell’etica e della sicurezza. Bassetti ha insistito sul fatto che ogni innovazione medica deve passare attraverso sperimentazioni cliniche controllate per garantire efficacia e sicurezza.
Nonostante i risultati ottenuti dalla virologa croata, il medico ha ribadito che la scienza non può basarsi su storie individuali per giustificare trattamenti al di fuori delle regole consolidate. Questo punto di vista evidenzia la tensione tra il desiderio di innovare e la necessità di rispettare standard di sicurezza e validazione scientifica.
